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COS'è ìIl CROWDFUNDING?

come si svolge una campagna?

Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone (“folla” o crowd) conferiscono somme di denaro (funding), anche di modesta entità, per investire in un progetto imprenditoriale attraverso l’intermediazione di  portali in quella che prende il nome di campagna di crowdfunding. 

La gestione di portali è riservata a due categorie di soggetti per garantire l’affidabilità e la qualità del servizio svolto dagli stessi:
a) ai soggetti autorizzati dalla Consob e iscritti in un apposito registro tenuto dalla medesima Autorità (sezione ordinaria);
b) alle banche e alle imprese di investimen-to (SIM) già autorizzate alla prestazione di servizi di investimento (i c.d. “gestori di di-ritto”, annotati nella sezione speciale del registro tenuto dalla Consob).

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Attraverso una campagna di crowdfunding l’imprenditore (anche detto fundraiser) espone ad un vasto pubblico di potenziali sostenitori il proprio progetto aziendale  e saranno proprio quest’ultimi che, messi in condizione di avere una visione a 360° della situazione societaria attraverso l’ampio ventaglio di documenti che l’imprenditore affiancherà al business plan,  potranno decidere se finanziare o meno lo stesso progetto attraverso l’intermediazione del portale. Quest’ultimo funge quindi da "vetrina di presentazione" del progetto dell'Offerente, che attraverso internet, si presenta alla platea dei potenziali investitori della rete consentendo loro di partecipare con investimenti anche minimi (nella maggior parte dei casi il ticket base è di €500).

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La campagne hanno ovviamente una durata nel tempo stabilita a priori (generalmente va dai 45 ai 60 giorni).  Ciascuna campagna ha un iter procedurale composto da tre fasi imprescindibili l’una dall’altra:

1. preparazione alla pubblicazione dell’offerta;

2. raccolta;

3. closing e post-raccolta.

 

Redatto un valido business plan, durante la fase di preparazione alla pubblicazione dell’offerta, l’imprenditore tramite il suo consulente instaura un contatto con il Gestore della piattaforma volto ad approfondire le caratteristiche ed i requisiti dell’operazione. Si andranno perciò a valutare anche le effettive opportunità legate al lancio di una campagna o la mancanza delle condizioni necessarie alla sua corretta riuscita, nonché l’esistenza dei requisiti di legge.

 

Infatti  è di notevole importanza  rilevare che, al momento, nessun portale tra quelli autorizzati e operanti in Italia offre alle piccole e medie imprese la possibilità di pubblicare autonomamente on-line una propria offerta. Al contrario tutti i portali sottopongono i potenziali offerenti ad un’istruttoria preliminare.

Per tal motivo il primo passo da effettuare per una società che volesse utilizzare lo strumento del crowdfunding, è dunque quello di contattare il gestore del portale avente le caratteristiche più compatibili al proprio progetto, e sottoporre a quest’ultimo la propria candidatura per il lancio dell’offerta.

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Conclusosi positivamente questo primo approccio si procede alla produzione dei restanti documenti necessari alla pubblicazione dell’offerta:

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- Business Plan del progetto da finanziare

- Bilancio degl’ultimi due precedenti anni

- Atto costitutivo

- Visura camerale

- Condizioni d’offerta

- Curriculum vitae e dichiarazione requisiti di onorabilità

- Delibera dell’aumento di capitale (per le campagne di equity crowdfunding)

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Durante la fase preparatoria, alla predisposizione della documentazione necessaria, sarà opportuno affiancare una massiccia campagna pubblicitaria allo scopo di avvicinare un più ampio possibile pubblico di investitori al proprio progetto. A tale scopo l’utilizzo dei social media, conferenze, eventi e tutto ciò che possa catalizzare l’attenzione sull’imminente lancio della campagna sono ottimi precursori di una buona riuscita della campagna stessa.

In genere viene anche consigliata la realizzazione di un pitch, ossia di un breve video promozionale che descriva il progetto e le sue potenzialità.

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Nel programmare la campagna, di comune accordo con il Gestore del portale, l’imprenditore dovrà stabilire l’obiettivo minimo e massimo di raccolta, in gergo detti “target minimo” e “target massimo”.

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Questo perché i principali portali italiani di crowdfunding sono basati sul modello “All or nothing”. Secondo questo modello il progettista (ossia colui che lancia una campagna di crowdfunding) riceverà il denaro raccolto tramite la campagna solo se l'importo finanziato dai sostenitori è almeno pari alla somma minima necessaria alla realizzazione del progetto e/o dell'idea che rappresentano l'oggetto della campagna fissata nell’ammontare del target minimo.

In altre parole, la somma di denaro che viene pagata dai sostenitori di una campagna di crowdfunding, viene effettivamente erogata a chi lancia la campagna solo se tal somma raggiungerà il “target minimo” prefissato per poter realizzare effettivamente il progetto proposto tramite la campagna di crowdfunding stessa. Questo ovviamente rappresenta un’ulteriore garanzia di affidabilità data ai sostenitori del progetto stesso. Quindi, qualora non si arrivi all’importo minimo dell’aumento di capitale, le somme versate verranno restituite agli investitori.

 

Nell’ipotesi contraria, ossia al raggiungimento del “target massimo” (anche detto overfunding), la campagna verrà dichiarata chiusa anzitempo e non sarà quindi data la possibilità ad altri sostenitori di investire nel progetto. Per tale motivo eventuali sottoscrizioni eccedenti saranno respinte.

A campagna in corso, allo scopo di massimizzare il risultato, l'imprenditore e il suo team di consulenti dovranno mantenere un atteggiamento proattivo continuando a sfruttare tutti i possibili canali di promozione allo scopo di creare una capillare conoscenza della campagna e dovranno mostrarsi disponibili e preparati ad eventuali richieste di chiarimenti da parte dei potenziali investitori.

Nell'ipotizzare che la campagna si sia conclusa con successo, nella terza e ultima fase (riguardante il post-raccolta)  troveremo differenti adempimenti a seconda del tipo di campagna avviata:

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- campagna di equity crowdfunding: il Gestore del portale comunicherà all'imprenditore le anagrafiche dei nuovi soci con le rispettive quote di partecipazione ed allo stesso tempo ordinerà all'istituto finanziario lo svincolo delle quote raccolte. L'imprenditore, sarà tenuto a depositare presso il Registro delle Imprese l'elenco dei soci aggiornato e aggiornerà il valore nominale del capitale sociale nel relativo articolo dello statuto societario;

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- campagna di lending crowdfunding: durante la raccolta ogni sostenitore avrà proposto l’importo e il relativo tasso d’interesse che è disposto a prestare nel finanziare il progetto.  Una volta raggiunto l’obiettivo prefissato dall'imprenditore, i prestatori possono continuare a fare delle offerte riducendo di fatto i tassi d’interesse andando così a creare una sorta di asta al ribasso. 

Ragion per cui, quanto maggiore sarà la popolarità della campagna, tanto migliori potrebbero essere per l'imprenditore i tassi a lui proposti. Una volta terminata l’asta la piattaforma si metterà in contatto con l'imprenditore per confermare il tasso d’interesse medio finale che quest'ultimo potrà decidere se accettare o meno. Qualora l'offerta e il suo relativo tasso venissero accettati, la piattaforma trasferirà  i fondi sul conto bancario concordato. Successivamente l'imprenditore dovrà rimborsare il prestito e gli interessi secondo le rate concordate con la piattaforma. Ciò avviene di solito in forma di versamento diretto alla piattaforma che gestisce quindi il rimborso sui conti degli investitori.
Una volta che il prestito è rimborsato integralmente la piattaforma confermerà il completamento del rimborso e l’operazione sarà conclusa.

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- campagna di reward crowdfunding: il successo di molte campagne di questo genere è basato sull'emozioni e l'empatia che l’imprenditore e l’azienda sono capaci di generare confronti dei sostenitori. Per tal motivo, ai soliti ringraziamenti di rito, è bene che l'imprenditore e il suo team si mobilitino affinchè la community appena creata possa consolidarsi e mantenersi viva anche in vista di future iniziative. Ovviamente, a tale scopo, è di necessaria importanza mantener fede alla "promessa di ricompensare" tutti i sostenitori con i beni/servizi offerti nella campagna entro i tempi indicati. .

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