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Al via i minibond delle pmi per finanziarsi con il crowdfunding

Novità per il mondo delle piattaforme di crowdfunding e per le piccole e medie imprese italiane. La Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob) ha modificato il regolamento dei portali che si occupano di equity crowdfunding, dando alle pmi uno strumento in più per ottenere finanziamenti con la vendita di titoli di debito e obbligazioni emesse dall’azienda.


Il nuovo regolamento è un adeguamento alle misure dedicate alle pmi italiane e presentate settimana scorsa come parte della legge di bilancio 2019. Fino a oggi le piccole e medie imprese potevano raccogliere fondi vendendo sulle piattaforme di crowdfunding soltanto quote del loro capitale. Con la nuova normativa Consob, invece, le stesse aziende potranno anche decidere di collocare sulle piattaforme delle obbligazioni o degli “strumenti finanziari di debito”, ovvero “valori mobiliari” come titoli di debito, cambiali e minibond a breve termine.


AL VIA I minibond delle pmi per finanziarsi con il crowdfunding


Questo allarga la possibilità da parte delle aziende di accedere a forme di finanziamento diverso. Il regolamento prevede nello specifico tre categorie di investitori (ulteriori rispetto a quelli professionali o soggetti come fondazioni bancarie o incubatori di startup) che potranno sottoscrivere le obbligazioni: 

  • coloro che detengono un portafoglio di strumenti finanziari superiore a 250mila euro;

  •  chi investe almeno 100mila euro;

  •  investitori retail, ovvero risparmiatori e investitori non professionali che necessitano di intermediari per gestire gli investimenti.

Le piattaforme su cui sono collocati questi titoli, inoltre, hanno la possibilità di istituire sui loro portali una bacheca elettronica in cui pubblicare annunci relativi alla compravendita di quegli strumenti, così che chi voglia vendere o comprare quei titoli o obbligazioni possa avere un’area specifica dedicata all’azienda.

Non mancano però i limiti a questa nuova tecnologia. Le bacheche infatti possono essere create soltanto dalle piattaforme autorizzate dalla Consob, possono pubblicare soltanto annunci di società che hanno raccolto fondi tramite la piattaforma che apre la bacheca e non possono adottare tecnologie in grado di proporre investimenti mirati e personalizzati per chi decide di investire.

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